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Effetti e rischi

L’alcol è una vera e propria droga, secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che definisce come droga qualsiasi sostanza psicoattiva che può provocare assuefazione e dipendenza. 

E’ una sostanza psicoattiva in grado di modificare il funzionamento del nostro cervello e quindi, la nostra percezione della realtà.

A seconda dei casi, l'assunzione eccessiva di bevande alcoliche può determinare: stato di ebbrezza, sonnolenza, loquacità, difficoltà a coordinare i movimenti, nausea, vomito, vertigini, sudorazione e stato confusionale.

L'alcol induce dipendenza (alcolismo) ed il suo consumo smodato costituisce un problema sociale rilevante. La conseguenza dell'alcolismo è la cirrosi alcolica del fegato, può portare sino al coma ed alla morte.

E’ fondamentale evitare l'assunzione concomitante di farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale (per esempio ansiolitici e antidepressivi).

L'abuso di alcolici è associato anche a molti altri disturbi: gastrointestinali (esofagite, gastrite, epatite, pancreatite, iperplasie/tumori), ematologici (anemia), cardiovascolari (ipertensione, cardiomiopatia) e ictus.

L'alcol può apparire uno stimolante a causa della precoce disinibizione dovuta alla soppressione dei meccanismi di controllo inibitori.

In realtà, diminuisce significativamente il rendimento sportivo in quanto deprime il sistema nervoso centrale.

Un consumo eccessivo può generare anche il cancro, tremori, anoressia, disturbi del sonno, disturbi psichiatrici (ansia, depressione, comportamento anormale).

Durante una gravidanza, l’alcol comporta dei rischi per il nascituro, come disturbi delle funzioni cognitive, della memoria, dell’apprendimento, la sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) ed anche la sindrome alcolico fetale, la più grave delle patologie al feto che causa dismorfologie fisiche, deficit di crescita, deficit intellettivi, cognitivi e psicosociali.

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