Sistema Nazionale di Allerta Precoce

A partire dall’inizio degli anni Duemila, oltre alle droghe sintetiche “classiche”, l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) ha iniziato a individuare in Europa un numero crescente di Nuove Sostanze Psicoattive (NSP) arrivando a fine 2022 a monitorarne circa 930 in circolazione sul mercato clandestino, usate sia come sostanze psicoattive, sia per “tagliare” altre sostanze stupefacenti, abbattendo i costi per il consumatore, quasi mai consapevole di ciò che sta acquistando e usando.

Il Dipartimento per le politiche antidroga ha istituito nel 2009 il Sistema Nazionale di Allerta Precoce e risposta rapida per le sostanze stupefacenti per far fronte a questa situazione in continua evoluzione e a seguito del recepimento da parte dell’Italia delle disposizioni europee in materia di nuove droghe (EU Council Decision 2005/387/JHA).

Si tratta di una rete di laboratori di polizia scientifica e tossicologia clinico-forense, nonché di centri antiveleno, oggi in fase di ulteriore rafforzamento, in grado di individuare tempestivamente su tutto il territorio nazionale i fenomeni potenzialmente pericolosi per la salute pubblica correlati alla comparsa di nuove sostanze psicoattive e alle nuove modalità di consumo di sostanze stupefacenti classiche.

Il Sistema può lanciare segnalazioni di allerta alle strutture deputate alla tutela della salute e alle forze di polizia, consentendo le necessarie misure politico-sanitarie in risposta alle emergenze, e di contrasto al traffico.

La rete del Sistema Nazionale di Allerta Precoce

Il Sistema Nazionale di Allerta Precoce raccoglie le informazioni trasmesse in input dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) unitamente alle informazioni proveniente dagli Stati membri e, per le comunicazioni raccolte sul territorio italiano, da strutture sanitarie, dall’Interpol e da centri collaborativi appartenenti in particolare alle tossicologie cliniche, alle tossicologie forensi, all’Agenzia delle Dogane, alle Università, Enti di ricerca, aziende sanitarie e Centri Antiveleni. Utilizza, rielabora e approfondisce, laddove ritenuto necessario, anche informazioni provenienti da altre realtà, come i media, le organizzazioni del privato sociale, gli istituti scolastici.

Collaborazione con Istituto Superiore di Sanità

Attualmente, il coordinamento operativo del Sistema Nazionale di Allerta Precoce è garantito da un accordo di collaborazione tra il Dipartimento per le politiche antidroga e l’Istituto Superiore di Sanità-Centro Nazionale Dipendenze e Doping. L’Istituto Superiore di Sanità ha realizzato e attivato una piattaforma online con lo scopo di ottimizzare le segnalazioni in entrata/uscita, facilitando la raccolta, la gestione e la sistematizzazione di notizie e informazioni inerenti sequestri, campionamenti o casi clinici, in arrivo sia dall’Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze sia dai centri collaborativi presenti sul territorio nazionale. L’obbiettivo è effettuare analisi, verifiche, diffondere le informazioni con diversi livelli di allerta per fornire una risposta tempestiva/operativa per un sistema realmente integrato.

Il sistema raccoglie le nuove molecole (NPS) in un archivio interrogabile dove, per i casi clinici, è possibile effettuare ricerche mirate anche per sintomo e apparato per rendere più efficaci gli interventi di primo soccorso. Tutte le segnalazioni sono geo localizzate, in modo da effettuare analisi anche sui flussi delle NPS all’interno del nostro territorio.

La piattaforma prevede la gestione di profili operativi che, associati ad ogni utente, ne definiscono l’iterazione attraverso funzionalità specifiche. L’accesso e le iscrizioni alla piattaforma sono riservate agli operatori dei centri collaborativi.

https://www.iss.it/-/snap-sistema-nazionale-di-allerta-precoce-contro-la-droga

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