WORKSHOP “Droghe sintetiche e Nuove Sostanze Psicoattive. Uno scenario in evoluzione: dalle Amfetamine al Fentanil”

26 novembre 2019

Si è tenuto il  21 novembre, presso il Centro Congressi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore il workshop nazionale dal titolo “Droghe sintetiche e Nuove Sostanze Psicoattive. Uno scenario in evoluzione: dalle Amfetamine al Fentanil”, organizzato dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga in collaborazione con il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’incontro ha rappresentato una importante occasione di approfondimento e condivisione di conoscenze ed esperienze fino ad oggi maturate sulle Nuove Sostanze Psicoattive e, in particolare, sul Fentanil e suoi derivati.

Il capo della polizia Franco Gabrielli nel corso del suo intervento ha affermato che incontri del genere hanno come obiettivo primario quello di creare conoscenza e che, soprattutto nel “pianeta droga”, è estremamente importante parlare non solo di repressione ma anche , in modo bilanciato, di prevenzione e di cura. Ha aggiunto che è necessario fare rete in quanto la droga è un fenomeno mercantile che ha un’offerta e una domanda, e siccome c’è una grande domanda, c’è grande offerta. Il prefetto Gabrielli ha inoltre asserito che è necessario trovare modalità di contrasto perché il tema non è solo impegno delle forze di polizia, alla quale spetta intercettare il traffico e disarticolare le associazioni criminali, ma riguarda tutti e tutti devono  stimolare i soggetti che devono dare risposte come le agenzie educative, il mondo della sanità, la società civile e il terzo settore.

Anche il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho ha sottolineato quanto il mercato delle nuove sostanze psicoattive attragga soprattutto i giovani che non sempre hanno la maturità per comprenderne la pericolosità. Ha ribadito inoltre quanto sia importante il ruolo della famiglia e della scuola nella prevenzione.  
Il Procuratore ha continuato asserendo che bisogna porre attenzione all’uso che i giovani fanno del dark web, diventato il mercato parallelo a cui si rivolgono per acquistare le sostanze stupefacenti e dove è facile reperire a soli dieci Euro una pasticca dagli effetti distruttivi. Davanti a un panorama così ampio come il mondo di internet, che consente l’acquisto in forma anonima, il contrasto deve essere fortissimo: solo nel 2018 la polizia postale ha monitorato oltre 33mila siti internet ma, osserva sempre Cafiero de Raho, se le sostanze stupefacenti tradizionali portavano alle bande criminali un guadagno annuo di miliardi di euro, è certo che con questo ulteriore sviluppo del mercato porterà alle stesse altro arricchimento.

Il capo della Direzione centrale per i servizi antidroga del Viminale Giuseppe Cucchiara ha sottolineato che le droghe sintetiche mettono paura, a cominciare dal Fentanyl, la potente sostanza sintetica, schizzata al vertice della classifica degli stupefacenti prodotti in laboratorio insieme con i catinoni sintetici, i cannabinoidi e gli oppioidi sintetici. Bisogna attrezzarsi perché si è davanti ad un fenomeno estremamente preoccupante. Il contrasto a queste nuove sostanze è difficile perché bastano minime quantità acquistate on line e spedite per posta.
Dalla collaborazione fra Dipartimento per le Politiche antidroga della Presidenza del consiglio e il Dipartimento della Pubblica sicurezza della Direzione centrale per i servizi antidroga, ha precisato il Capo della DCSA, sono scaturiti due progetti: Icarus ed Hermes. Quest’ultimo ha come obiettivo tre aree tematiche: supporto informativo e allerta precoce, prevenzione a favore della popolazione giovanile, settore normativo, ricerca e formazione. Intercettare lo scambio è l’obiettivo; bisogna inoltre osservare la composizione chimica della nuova sostanza, in quanto le molecole vengono aggiornate con grande frequenza. Occorre un sistema di intervento sanitario mirato - consiglia Cucchiara - perché più sostanze si analizzano e se ne informano i sistemi di allerta e più i pronto soccorso potranno intervenire in maniera efficace.

Elisabetta Simeoni, direttore tecnico-scientifico del DPA, ha presentato le attività che il Dipartimento, in collaborazione con l’Osservatorio Europeo sulle droghe e le tossicodipendenze (EMCDDA), sta portando avanti in ambito nazionale ed internazionale in materia di nuove sostanze psicoattive e le attività derivanti dagli accordi di collaborazione che il DPA ha recentemente siglato. Ha inoltre fatto un focus specifico sul fentanyl specificando che, anche se ad oggi in Italia non esiste una emergenza come negli Usa, va ribadita la  necessità di tenere alto comunque il livello di attenzione, e di procedere nel contempo alla formazione del personale socio-sanitario e delle forze di polizia che potrebbe venire a contatto accidentalmente con questa sostanza. 

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