Il Sottosegretario Alfredo Mantovano

Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al Consiglio dei ministri. È autorità delegata ai Servizi di informazione e sicurezza. Nella delega rientra anche il Dipartimento antidroga della Presidenza del Consiglio.

Il Sottosegretario esercita, in particolare, le funzioni di indirizzo politico amministrativo, definisce le priorità e gli obiettivi da conseguire, verifica la rispondenza dei risultati dell’attività amministrativa e della gestione degli indirizzi impartiti

Alfredo Mantovano da ottobre 2018 a ottobre 2022 è stato Consigliere alla Corte di Cassazione (2^ sezione penale). Da maggio 2013 a settembre 2018 è stato consigliere alla IV sezione penale della Corte di appello di Roma, dove si è occupato – fra l’altro – di misure di prevenzione e di diritto penale europeo e internazionale.

XVI Legislatura – Deputato dal 14 aprile 2008, eletto nella circoscrizione della Puglia. Sottosegretario dell’Interno dal 12 maggio 2008 al 12 novembre 2011, con delega alla pubblica sicurezza, alla presidenza della Commissione sui programmi di protezione per collaboratori e testimoni di giustizia, al Commissario antiracket e antiusura, al Commissario sulle vittime della mafia e al Commissario sulle persone scomparse. Ha seguito la preparazione e l’approvazione delle varie leggi che cadono sotto il nome di “pacchetto sicurezza”, contenenti nuove norme in tema di contrasto alle mafie, di prevenzione dell’immigrazione clandestina e di sicurezza urbana. Ha contribuito, sul lato politico, all’azione in aree a rischio nota come “modello Caserta”. Ha coordinato i lavori del Comitato per l’Islam italiano. Ha diretto, sul lato politico, interventi su territori complessi, come quello della città di Prato. Ha composto l’unità di crisi al momento dell’emergenza immigrazione, nella primavera 2011. Dalla cessazione dell’incarico di governo è entrato a far parte della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati.

XV Legislatura – Senatore dal 9 aprile 2006 (eletto nella circoscrizione della Puglia), ha fatto parte della Commissione Affari costituzionali e del Comitato parlamentare di controllo sui Servizi di informazione e di sicurezza.

XIV Legislatura – Sottosegretario dell’Interno dal 12 giugno 2001 al 18 maggio 2006, con la medesima delega di cui sopra. Ha seguito la preparazione e l’approvazione delle leggi sull’immigrazione, sul contrasto al terrorismo, sulla violenza sportiva, sulle vittime del terrorismo, sulla droga, sull’ordinamento delle forze di polizia.

XIII Legislatura – Eletto alla Camera dei Deputati il 21 aprile 1996 nel collegio n. 8 della circoscrizione pugliese. Sono state approvate sue proposte di legge in materia di semplificazione dei “rientri” dai protesti, di magistrati nelle zone “a rischio”, di risarcimento dei danni in favore delle vittime della mafia, di protezione e la tutela dei “testimoni di giustizia”. E’ stato relatore della riforma dell’ art. 513 del codice di procedura penale, riguardante il contraddittorio nel processo, e della riforma del diritto societario. Ha contribuito all’approvazione della riforma del sistema di risarcimento per le vittime del racket e dell’usura, con una serie di emendamenti accolti. Come componente della Commissione antimafia, ha coordinato, dal 1997 al 1999, il 1° comitato, che si occupava delle misure di contrasto del racket, dell’usura, del riciclaggio, nonché delle connessioni tra criminalità organizzata e appalti. Con tale qualifica, ha fatto approvare dalla Commissione un documento sulla gestione dei testimoni di giustizia, e un altro sulle infiltrazioni di tipo mafioso nei Cantieri navali di Palermo. Dal giugno 2000 alla fine della Legislatura ha coordinato il Comitato sul contrabbando, e in tale veste su questo tema ha condotto una terza indagine, conclusa con una relazione approvata dalla Commissione.

Volumi pubblicati:

  • La giustizia negata. L’esplosione della criminalità fra crisi dei valori ed emergenza istituzionale (Piacenza, 1992)
  • Giustizia a una svolta. Verso il tramonto o verso il ricupero della legalità? (con altri autori) (Piacenza, 1993)
  • Commento alle nuove norme sulla custodia cautelare (con altri autori) (Bologna 1996)
  • Città di Maria (Lecce 1997)
  • Testimoni a perdere (Lecce 2000)
  • Miliardi in fumo (con altri autori) (Lecce 2001)
  • La difficile antimafia (con altri autori) (Roma 2002)
  • Verso una nuova cittadinanza – Le best practice nell’e-governament (con altri autori) (Roma 2003)
  • Verso una nuova amministrazione: un passaggio complesso (Roma 2004)
  • Ritorno all’Occidente. Bloc-notes di un conservatore (Milano 2004)
  • Prima del kamikaze. Giudici e legge di fronte al terrorismo islamico (con altri autori) (Soveria Mannelli 2006)
  • Il dovere dell’identità (con altri autori) (Soveria Mannelli 2006)
  • I®rispettabili. Il consenso sociale alle mafie (con Domenico Airoma) (Soveria Mannelli 2013)
  • Libertà dalla droga. Diritto, scienza, sociologia (con Massimo Introvigne e Giovanni Serpelloni) (Milano, 2015)
  • Omofobi per legge? Colpevoli per non aver commesso il fatto (Siena, 2020)
  • In vece del popolo italiano. Percorsi per affrontare la crisi della magistratura  (Siena, 2020)
  • Legge omofobia, perché non va. La proposta Zan esaminata articolo per articolo (Siena, 2021)
  • Eutanasia, le ragioni del no. Il referendum, la legge, le sentenze (Cantagalli, 2021)
  • Droga, le ragioni del no. La scienza, la legge, le sentenze (Cantagalli, 2022)
  • Un Giudice come Dio comanda. Rosario Livatino, La toga e il martirio (Milano, 2022- 2^ ed accresciuta)

Entrato in magistratura nel 1983, dal 1985 al 1987 ha svolo funzioni di pretore del mandamento di Ginosa (Ta), a dal 1988 al 1996 di giudice penale al tribunale di Lecce.
Sentenze da lui redatte sono state pubblicate su Foro italiano, Cassazione penale, Rivista penale, Rivista di diritto e procedura penale, Giurisprudenza di merito, Archivio civile, Archivio della nuova procedura penale. E’ stato relatore fino al 1995, e poi dal 2013 fino a oggi, in incontri di studio e di aggiornamento per forze di polizia, magistrati e per avvocati.
Dal febbraio 2015 è presidente della sezione italiana della Fondazione di diritto pontificio Aiuto alla Chiesa che soffre (http://www.acs-italia.org). Dall’aprile 2015, e cioè dalla sua costituzione, è vicepresidente del Centro studi Rosario Livatino, ed è direttore responsabile di L-Jus, la rivista on line dello stesso Centro studi. Ha rassegnato le dimissioni da entrambe le associazioni al momento del conferimento dell’attuale incarico di governo.
Giornalista pubblicista dal 1984.
Laureato in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma nel 1981 con una tesi in diritto costituzionale relatore il Prof. Manlio Mazziotti di Celso.

Alfredo Mantovano
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