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Amfetamine

L'amfetamina rappresenta il primo stimolante completamente sintetico, prodotto negli anni '20 del Novecento, ed è stata utilizzata per aumentare l'attenzione, come antidepressivo e come anoressizzante. Durante la Seconda guerra mondiale, è stata ampiamente impiegata dalle truppe tedesche e giapponesi, oltre che da atleti (ciclisti, pugili) quando il doping non era ancora vietato, causando numerosi decessi. La metamfetamina è attualmente uno degli stupefacenti più diffusi in molti Paesi asiatici, ed altamente diffusa negli Stati Uniti, Australia ed est Europa. Anche in Italia è una sostanza spesso utilizzata, spesso sotto forma di cristalli molto puri (shaboo).

Effetti

Sono potenti sostanze stimolanti che agiscono potenziando l'azione dei neurotrasmettitori adrenalina, noradrenalina e dopamina, generando uno stato di euforia, aumento dell'attenzione, insonnia, aumento dell'aggressività e allucinazioni, con possibili sviluppi di psicosi paranoidi. A livello fisico, l’effetto si manifesta con tachicardia, ipertensione, midriasi, sudorazione, ipertermia, tremori, diminuzione dell'appetito e progressivo dimagrimento. Causano una dipendenza sia psichica che fisica e un precoce deterioramento cerebrale.

Rischi

I rischi principali sono a carico del sistema cardio-vascolare e del cervello, con possibili picchi ipertensivi, dissecazioni di grandi vasi, ictus.

Riferimenti

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