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Ketamina ed altre sostanze dissociative

La ketamina, un anestetico utilizzato sia in anestesia veterinaria che umana, induce una cosiddetta «anestesia dissociativa» anche a seguito del suo utilizzo in terapia come anestetico. A seguito dell’assunzione della ketamina, l’utilizzatore ha frequentemente la sensazione di sentirsi fuori dal proprio corpo e vedersi dall'esterno. A causa di questa caratteristica, della sua potente azione allucinogena e della possibilità di generare esperienze simil-morte, la ketamina è utilizzata come droga da sballo. Spesso associata ad altre sostanze come ecstasy, cocaina o alcol, è frequentemente consumata anche in Italia. Analoga attività ed effetti sono comuni anche a sostanze con struttura chimica simile a quella della ketamina quali metossipropamina, metossietamina, descloroketamina, fluorodescloroketamina ed altre.

Effetti

La ketamina, a basse dosi, provoca effetti stimolanti, mentre a dosi più elevate induce sedazione, amnesia e anestesia. L'intossicazione può manifestarsi con allucinazioni, stato mentale alterato, tachicardia, ipertensione, midriasi e nistagmo (movimento rapido e ripetuto degli occhi).

Rischi

Tra le conseguenze tossiche a lungo termine, si evidenzia la tossicità vescicale, con rischio di tumore in caso di utilizzo prolungato. Sul mercato illecito, sono presenti altre sostanze con attività simile, come descloroketamina, metoxipropamina e altre, difficilmente distinguibili dagli effetti della ketamina.

Riferimenti

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